
Individuare le difficoltà prima che siano palesi: questo è il compito della prevenzione.
Come in ogni ambito che riguarda la salute, la prevenzione ricopre un ruolo fondamentale anche in presenza di disordine, difficoltà, ritardi dello sviluppo.
Gli studi e l’esperienza del Dott. Mario Castagnini, ideatore del Metodo F.S.C e tra i soci fondatori di Dodicimesi Facilitazione allo Sviluppo, hanno dimostrato che il 50% dei bambini destinati a presentare ritardi nello sviluppo può normalizzarsi e addirittura guarire se si attua un’adeguata diagnosi e terapia precoce, intervenendo entro il terzo di mese di vita.
Ma come si attua la prevenzione in neonati o bambini piccoli?
Per poter intercettare precocemente i ritardi/alterazioni dello sviluppo è importante che i genitori si possano rivolgere, già nelle prime settimane dopo la nascita, a professionisti che siano a conoscenza di informazioni determinanti per poter lavorare con il bimbo e facilitarne la crescita fisiologica:
- la crescita evolutiva del bambino nella fascia 0-12, per conoscere il proprio bimbo e le tappe che delineano uno sviluppo fisiologico
- l’importanza della corretta gestione del bimbo, intesa come un insieme di buone pratiche e abitudini attuate per facilitare la crescita neuromotoria del bimbo e per rispettare la sua fisiologia
- l’importanza delle visite preventive (consigliate alla nascita e poi a 3, 6 e 9 mesi)
- i casi di rischio, intesi come gravidanze e parti non fisiologici
- i campanelli d’allarme, intesi come comportamenti del bimbo non fisiologici
Grazie a questo approccio preventivo che coinvolge la famiglia e i professionisti, non sarà solo possibile individuare difficoltà o ritardi precocemente, ma anche proporre sedute/incontri/trattamento di facilitazione allo sviluppo per massimare i risultati.
Se sei un genitore o stai per diventarlo inizia subito il percorso di prevenzione per il tuo bambino.
